Contrattazione

Sotto la lente di Ricercazione la Romagna faentina , tra ciclabili, depositi e parcheggi scambiatori

di Ilaria Vesentini

«Non abbiamo il traffico e la congestione delle grandi città metropolitane e neppure multinazionali enormi concentrate in un’unica area, ma incentivare una mobilità green nei percorsi casa-lavoro è un obiettivo strategico anche per un territorio come la Romagna, perché i mezzi pubblici funzionano male per collegare frazioni diffuse in un’area vasta e piccole aziende sparpagliate, motivo per cui l’abitudine è usare l’auto per spostarsi anche se si viaggia da soli, come unica alternativa alla bicicletta. Per questo stiamo lavorando in una logica di mobilità di distretto». Doriana Togni è la presidente di Ricercazione, azienda cooperativa romagnola di studi e consulenza sociologica ed economica che sta guidando due progetti di mobilità condivisa e partecipativa tra il Faentino e Ravenna.

“Mobilitiamoci” è il nome del primo progetto avviato lo scorso gennaio coinvolgendo cittadinanza e imprese dell’Unione della Romagna Faentina (sei Comuni e 89mila abitanti dell’area sud-ovest della provincia di Ravenna) per formalizzare una proposta di azioni concrete di smart mobility alla Giunta dell’Unione, oggi in fase di approvazione dopo il via libera tecnico della Regione Emilia-Romagna. «È stato un percorso intenso di sei mesi – spiega la presidente - in cui abbiamo mappato le aree industriali e artigianali del comprensorio, abbiamo messo a confronto assessori all’Ambiente dei Comuni, referente regionale alla Mobilità, associazioni datoriali, sigle sindacali, gruppi ambientalisti e diffuso un questionario tra oltre 600 cittadini che lavorano sul territorio e tra i responsabili delle Risorse umane delle imprese dell’Unione».

Da questo lavoro partecipativo sono scaturiti i progetti da mettere in campo. «La priorità sono gli interventi sulla sensibilizzazione, perché il cambiamento è innanzitutto culturale e richiede un supporto motivazionale giocato tra incentivi, servizi alternativi, nuovi dispositivi, e anche convinzione, costanza e coerenza da parte degli organi amministrativi», rimarca Togni. Tra le infrastrutture, cittadini e imprese del Faentino chiedono in primis parcheggi scambiatori, depositi in cui parcheggiare la bici in sicurezza, un bike sharing pubblico (anche con biciclette a pedalata assistita) ed estensione della rete ciclabile verso tutta la zona produttiva a nord di Faenza. Il secondo progetto di mobilità sostenibile in cui Ricercazione è impegnata sul territorio è un laboratorio voluto e finanziato dalle Camere di commercio di Ravenna e di Ferrara, all’interno di un più ampio percorso triennale di adesione ai goal dell’Agenda Onu 2030, con l’obiettivo di creare una rete di imprese nel territorio con un marchio unico di mobilità sostenibile per i tragitti casa-lavoro. Undici i soggetti partner, 26 le imprese partecipanti, tra cui nomi quali Caviro, Cmc, Unigrà, il polo petrolchimico di Ravenna. «Cominceremo con una prima giornata sperimentale – conclude Togni - un contest, il prossimo 20 settembre, in occasione della Settimana europea della mobilità, in cui tutti dovranno raggiungere il posto di lavoro in modo sostenibile condividendo immagini. Abbiamo coinvolto anche i ragazzi delle scuole ravennati, che hanno lavorato allo sviluppo di un App. Ma siamo solo all’inizio».

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