Contrattazione

L’Italia in affanno nel ranking di Equileap

di Cristina Casadei

Quando si parla del gender pay gap reale l’Italia non è il paese che brilla nelle classifiche internazionali. Se prendiamo quella di Eurostat ci collochiamo al di sotto della metà. Allargando il discorso alla parità di genere nel suo complesso e considerando, in particolare, il ranking di Equileap, «il punteggio medio è del 43%», spiegano dal provider di dati e ricerche sull’equità di genere, soprattutto di aziende quotate. I paesi con i punteggi migliori sono Francia (51%), Spagna (49%), Svezia (47%) e Uk (46%). Nella banca dati di Equileap ci sono 3.700 società quotate nel mondo, con una capitalizzazione di mercato di oltre due miliardi di dollari. Di queste 65 sono italiane. Nella classifica globale sulle top performing company, costruita analizzando 19 indicatori, da Equileap spiegano che nella top 100, di italiane, c’è solo Enel: la società, con un punteggio del 68%, occupa l’ottava posizione. Al primo posto c’è la norvegese Dnb, al secondo Mirvac, seguita da Wpp, L’Oreal, General motors, Diageo, Nielsen holding, Enel appunto ottava, Kering e Orange. Dian van Maasdjik, ceo di Equileap, spiega che «gli investitori si stanno decisamente rendendo conto del business case della diversità di genere e del fatto che la diversità porta a decisioni e risultati finanziari migliori». Da Enel spiegano che la gender equality è una delle aree prioritarie dell’approccio Diversity e inclusion insieme a disabilità, età, nazionalità. L’impegno sulla Gender equality è iniziato nel 2015. «Il piano nasce dal set di azioni esplicitate dalla policy del 2015, e si è progressivamente arricchito nel tempo - dicono dalla società -. Il mix organico di azioni messe in campo, monitorato da specifici KPI e target, ha contribuito ad aumentare l’inclusione delle donne in tutti i processi organizzativi, impattando in particolare la percentuale di donne nei processi di recruiting, il bilanciamento dei due generi nei succession plan, la presenza delle donne a livello manageriale e il gender pay gap manageriale». Sul gender pay gap, in particolare, «è stato attribuito un budget dedicato a garantire la parità di retribuzione per ruoli equivalenti». Più in generale quello che osserva Equileap sull’Italia è che la partecipazione femminile nelle 65 società considerate è del 38% a livello di consiglio di amministrazione. Scende invece al 12% nei team esecutivi, al 21% nell’alta dirigenza e al 36% a livello di forza lavoro. Sul fronte della trasparenza, oltre la metà (55%) di queste aziende pubblica informazioni retributive separate per genere.

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