Contrattazione

Lavoro, difficili da trovare 4 profili su 10

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di Giorgio Pogliotti

La Commissione Ue lancia l’allarme su un fenomeno che da tempo hanno rilevato i principali istituti di ricerca, non ultimo l’Istat che, nell’evidenziare la ripresa del mercato del lavoro, ha sottolineato la crescente difficoltà da parte delle imprese a reperire i profili ricercati. Ma il dato raccolto dall’Osservatorio Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, suona come una gelata, perché il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro a novembre ha raggiunto il record del 38,5%, con un incremento di circa 8 punti percentuali rispetto a novembre 2019. Praticamente le imprese faticano a trovare 4 profili su 10, equivalenti a 179mila profili professionali. Il fenomeno è in crescita, considerando che a ottobre il mismatch aveva già toccato il picco del 36,5% (5,5 punti sopra rispetto allo stesso mese del 2019).

Tutto ciò avviene proprio mentre crescono le assunzioni programmate dalle imprese: a novembre sono quasi 465mila i contratti programmati dalle aziende, 201mila in più rispetto allo stesso mese del 2020 e +116mila in confronto a novembre 2019. Tra le tipologie prevale l’offerta di contratti a tempo determinato con 256mila richieste, pari al 55,1% delle entrate programmate (+90mila rispetto a novembre 2019), seguiti da 86 mila contratti a tempo indeterminato, pari al 18,6% dei casi (-6mila su novembre 2019) e dai contratti di somministrazione con 55mila richieste, pari all’11,8% (+21mila su novembre 2019). La motivazione più segnalata dalle imprese è la mancanza di candidati (22%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (13,6%). Le maggiori difficoltà riguardano la ricerca di profili per le aree aziendali Installazione e manutenzione (53,8%), Sistemi informativi (51,6%), Progettazione e R&S (51,1%), Produzione beni ed erogazione servizi (42,4%) e Trasporti e logistica (40,0%). Tra i profili più difficili da reperire troviamo i fabbri e i fonditori (rispettivamente 61,7% e 57,8%), gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (58,7%), gli artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (58,2%), gli artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche e elettroniche (57,9%). I settori economici con più elevata difficoltà di reperimento sono costruzioni (53,7%), industrie metallurgiche (50,7%), servizi di alloggio e ristorazione (47,9%), industrie meccaniche ed elettroniche (47,8%), servizi informatici e delle telecomunicazioni (45,2%).

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