Previdenza

Pensioni, elaborate le dichiarazioni 2018 rientrate a seguito di sollecito

di Arturo Rossi

Via libera dell'Inps alla ricostituzione delle pensioni in seguito alle informazioni reddituali relative all'anno 2018 - campagna REDITA2019.
In particolare, con messaggio 13 ottobre 2021, n. 3468, viene precisato che l'elaborazione riguarda i nuclei incompleti cui è stato inviato uno specifico sollecito per ricordare l'obbligo di dichiarazione entro i termini previsti dall'Istituto per non incorrere nella revoca della prestazione goduta e collegata al reddito.
La campagna solleciti anno 2018 si è aperta il 16 dicembre 2020 e si è conclusa il 31 marzo 2021 e ora sono state elaborate le pensioni per le quali sono stati forniti, a seguito del sollecito, i dati reddituali richiesti.
La verifica della situazione reddituale è stata effettuata in applicazione della disciplina introdotta dall'articolo 35 della legge 14/2009, come modificato dall'articolo 13 della legge 122/2010; ne deriva che il reddito dell'anno 2018 rileva sia per le prime attribuzioni di prestazioni collegate al reddito corrisposte nel 2018, sia per le attribuzioni successive alla prima corrisposte nel 2019.
Il ricalcolo è stato effettuato fino alla data del 30 settembre 2021 e la rata di pensione eventualmente aggiornata, in aumento o diminuzione, è stata posta in pagamento a partire dal mese di ottobre 2021.
La lavorazione ha dato esiti di invarianza, di aumento o diminuzione della pensione.
Sono stati validati a livello centrale e posti in pagamento i conguagli di importo fino a 500 euro, a condizione che per la stessa pensione non siano registrate, sull'archivio centrale degli indebiti, precedenti ricostituzioni con conguaglio a debito del pensionato.
All'atto della validazione automatica, la procedura ha provveduto anche alla determinazione delle ritenute fiscali.
I conguagli a debito fino a 12 euro non sono stati recuperati come previsto dalla determina presidenziale n. 45 del 1° luglio 2010; i piani di recupero centrale sulla pensione sono stati impostati con i criteri consueti e saranno avviati a partire dalla rata di pensione di dicembre 2021.
Alcune pensioni non sono state elaborate perché la situazione dei dati in archivio non ha consentito di procedere con il calcolo massivo; tali posizioni devono pertanto essere ricostituite a cura delle sedi periferiche con la massima urgenza. Viene fatto presente che, anche per queste pensioni i dati reddituali pervenuti, ma non elaborati a livello centrale, sono stati registrati nelle tabelle dei redditi per essere utilizzati dalle strutture di produzione ai fini della ricostituzione on-line.

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