Adempimenti

Esame avvocati, il nuovo orale in un’ora e in presenza

di Giovanni Negri

Una nuova prova orale al posto dello scritto. Della durata di 1 ora, con utilizzo dei Codici, con il candidato convocato in presenza insieme al segretario, ma la sottocommissione collegata da remoto, con esito immediato e oggetto la soluzione di un caso, a scelta, di civile, penale o amministrativo. Le 2 materie “scartate” entreranno però a fare parte di quelle oggetto della seconda prova, sempre orale, che non potrà svolgersi prima di 30 giorni; ciascun componente della sottocommissione avrà a disposizione 10 punti di merito e alla seconda prova saranno ammessi solo i candidati che hanno totalizzato almeno 18 punti.

Questi alcuni dei contenuti più innovativi della bozza di decreto legge messa a punto dal ministero della Giustizia per lo svolgimento dell’esame forense. Il testo che prende atto dell’emergenza sanitaria e del relativo parere negativo del Cts sullo svolgimento dei concorsi in presenza, sarà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Nei 30 giorni successivi alla pubblicazione in «Gazzetta», un nuovo decreto della Giustizia fisserà le date di avvio delle prove . È questo il primo provvedimento di Marta Cartabia, neoministra della Giustizia, e si tratta di misure d’urgenza per rendere possibile lo svolgimento di un esame già oggetto di rinvio, atteso da circa 26.000 candidati.

L’inedita articolazione della sessione, perchè per ora la cancellazione riguarda solo lo scritto fissato dal 13 al 15 aprile, ha nella nuova prova scritta l’elemento di maggiore novità. Dopo l’effettuazione della scelta da parte del candidato, la sottocommissione predispone 3 quesiti per la materia prescelta; tocca poi al candidato indicare il numero della busta e il presidente darà lettura del quesito pratico applicativo sulla soluzione di un caso.

La prova si articola in una prima mezzora dedicata all’esame preliminare del quesito e una seconda mezzora con la discussione. Ammesso, nell’esame preliminare, l’utilizzo di codici commentati. Esaurita la discussione, la sottocommissione si ritira in camera di consiglio e comunica al candidato l’esito.

La seconda prova, alla quale saranno ammessi i candidati che hanno ottenuto almeno 18 punti, deve durare non meno di 45 e non più di 60 minuti. La discussione riguarderà brevi questioni relative a 5 materie scelte in via preventiva dal candidato, di cui: una tra diritto civile e penale, ma diversa da quella oggetto della prima prova orale; una tra procedura civile e penale, tre fra diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto tributario, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto dell’Unione europea, diritto internazionale privato diritto ecclesiastico. Se nella prima prova è stato scelto il diritto amministrativo la seconda dovrà riguardare obbligatoriamente civile e penale, sia sostanziali sia procedurali e 2 (non più 3) delle materie oggetto della griglia precedente.

Anche in questo caso i punti a disposizione di ogni sottocommissario sono 10 e sono giudicati idonei i candidati che hanno ottenuto nella seconda prova orale un punteggio complessivo non inferiore a 108 punti e un punteggio di almeno 18 punti in almeno 5 materie.

Le sottocommissioni sono costituite da 3 componenti effettivi e 3 supplenti; il presidente è sempre un avvocato. Previsto un gettone di presenza aggiuntivo di 70 euro per ogni seduta che supera le 4 ore.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©