Adempimenti

Arriva il commissario all’Anpal, poi la riforma della governance

di Giorgio Pogliotti

Far voltare pagina all’Anpal, con l’uscita di scena del presidente Mimmo Parisi, e la nomina di un commissario che dovrà assicurare la continuità operativa dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro in attesa dell’operatività della nuova governance.

L’operazione messa a punto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si compone di tre passaggi. Si parte nel decreto Sostegni 2 con il commissariamento dell Agenzia. Tra i nomi papabili, circola quello del segretario generale del ministero, Raffaele Michele Tangorra, che avrebbe anche il gradimento dei sindacati. Il secondo step prevede la nuova governance ispirata dal modello delle Agenzie fiscali, dunque con un direttore generale, ma senza la figura del presidente, che risponde direttamente al ministro competente. Il terzo passaggio consiste nella creazione di una direzione Politiche attive presso il ministero del Lavoro, per riportare le funzioni di indirizzo e coordinamento dentro il dicastero guidato da Orlando, attraverso un decreto di riorganizzazione del ministero.

Con questa operazione l’Anpal verrebbe trasformata di fatto in un braccio esecutivo del ministero del Lavoro e perderebbe la gestione diretta delle ingenti risorse del Fondo sociale europeo. Per dare un’idea delle risorse in campo, la programmazione 2014-2020 estesa al 2023 comprende il Pon occupazione giovani da 2,8 miliardi, il Pon politiche attive dell’occupazione da 1,7 miliardi e il programma complementare da 600 milioni, c’è poi la partita sulla programmazione 2021-2027 del Fse. Inoltre nei prossimi mesi ci sono da gestire i 4,4 miliardi che il Pnrr assegna alle politiche attive del lavoro.

Da tempo l’attività dell’Agenzia è paralizzata dagli accesi contrasti che dividono i vertici, ovvero il presidente Mimmo Parisi e la Dg Paola Nicastro (ma i contrasti erano forti anche tra Parisi e il predecessore, Salvatore Pirrone), con il risultato che ancora non si conosce la data di convocazione del Cda che dovrà deliberare l’operatività dell’assegno di ricollocazione, la principale misura di politica attiva del lavoro che la legge di Bilancio 2021 ha esteso a cassintegrati e disoccupati da almeno 4 anni. Per mesi i riflettori sono stati puntati su Parisi, professore di demografia della Mississippi State University, per i suoi frequenti viaggi in Usa, dove risiede la famiglia. Sulle sue note spese che sono state oggetto di diverse interrogazioni parlamentari, ha acceso i fari la Corte dei Conti. Nel mirino del collegio dei revisori ci sono invece i 67 milioni spesi da Anpal per il sistema informativo che secondo Parisi «non è all’altezza delle aspettative» secondo Parisi. Il presidente Anpal si dice «scioccato della notizia del commissariamento», lamentando di «non essere stato informato della scelta politica dal ministro vigilante, e di non essere stato messo in condizione di operare da due anni». Considerando che il suo contratto con Anpal scade a febbraio del 2022, se l’operazione del ministro Orlando andrà in porto, Parisi dovrà ricontrattare il proprio rapporto di lavoro con la Mississippi State University.

Parisi è alla guida dell’Anpal dal 24 febbraio 2019, per volontà del ministro del Lavoro del governo giallo-verde, Luigi Di Maio che voleva importare in Italia il modello Mississippi Works, disponibile per smartphone, Pc che mette in rete chi cerca un lavoro con le imprese che hanno posti disponibili, in modo interattivo, consentendo di confrontare in tempo reale le competenze della persona con i requisiti richiesti dall’azienda. Invece a distanza di oltre due anni non è operativo neanche il portale MyAnpal, ancora non in grado di offrire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Il sistema informativo unitario non è mai decollato, e continuano ad esserci banche dati regionali che non dialogano tra di loro. Il nome del presidente di Anpal è accostato all’avvio del reddito di cittadinanza e all’ingresso nei centri per l’impiego dei navigator che recentemente hanno avuto il contratto di collaborazione prorogato fino a fine anno.

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