Contrattazione

Snellire l’apprendistato per incentivarne l’uso

di G. Pog.

Per contrastare gli abusi nei tirocini, oltre 60mila firme sono state raccolte sulla piattaforma change.org dai Giovani Democratici di Milano: «Vogliamo un vero contratto di lavoro e formazione - dicono-. Questo contratto è l’apprendistato, ma la concorrenza del tirocinio ne ha limitato la diffusione». L’altra richiesta è: «Basta agli stage gratuiti e senza tutele. Vogliamo una sola tipologia di stage, con un rimborso spese obbligatorio». Sulla scia di queste richieste è stata presentata una proposta di legge da Chiara Gribaudo (Pd) per «snellire l’apprendistato, incentivandolo affinché il datore di lavoro possa inserire facilmente i lavoratori nel proprio organico, ma sia disincentivato a sfruttare una turnazione di giovani a basso costo». È previsto l’inserimento di finestre di uscita anticipata, tra l’attivazione e la scadenza del contratto, nelle quali l’impresa possa scegliere di terminare il contratto, collegate a una decontribuzione crescente: quanto più lunga è la durata del contratto, maggiore è lo sgravio contributivo. Si propone anche di rimodulare la retribuzione, riducendola in ingresso ma rendendola crescente durante il percorso formativo, per incentivare l’attivazione di nuovi contratti, rafforzando le clausole di stabilizzazione, affinché solo i datori di lavoro che trasformano una determinata quota di apprendisti in tempo indeterminato abbiano accesso continuato a questo strumento. Se ne parlerà al tavolo sull’apprendistato convocato dal ministero del Lavoro, che coinvolge i dicasteri competenti e le parti sociali, con l’obiettivo - ha spiegato il ministro Andrea Orlando - di «introdurre delle semplificazioni e superare alcuni ostacoli alla diffusione di questo tipo di contratto che può essere fondamentale per creare l’intreccio tra formazione e lavoro».

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