Rapporti di lavoro

Pa, addio al vecchio telelavoro in sanità e funzioni locali

Rischiano di scomparire i rimborsi forfettari per le spese telefoniche

di Consuelo Ziggiotto

La disciplina del telelavoro portata dall’articolo 1 del contratto nazionale del 14 settembre 2000 cesserà di avere efficacia dall’entrata in vigore del nuovo contratto 2019/21 delle Funzioni locali. Lo mostra la bozza di contratto anticipata sul Sole 24 Ore del 10 giugno, che mette mano alla formula più vecchia del lavoro a distanza: cancellandola.

Pari proposta si legge nel nuovo contratto della sanità, la cui preintesa è stata firmata mercoledì scorso; risulta invece sfuggita nel comparto Funzioni centrali dove rimane intatto l'impianto contrattuale di disciplina del telelavoro non disapplicato dal contratto del 9 maggio 2022.

La lunga attesa di una disciplina contrattuale sullo Smart Working sembra quindi essere accompagnata dall’abrogazione delle vecchie regole contrattuali sul telelavoro, almeno per il comparto Funzioni locali e Sanità, e dall’entrata in scena del nuovo modello organizzativo, il lavoro da remoto, peraltro già dettagliato nelle Linee guida in materia di lavoro agile del 30 novembre 2021.

La mossa lascerebbe intendere che il lavoro da remoto va a sostituirsi al telelavoro. Se non fosse che il quadro giuridico complessivo non restituisce pari certezza dal momento che, al netto delle disposizioni contrattuali che regolano il telelavoro, il modello trova le sue radici nella legge 191/1998 e poi nel Dpr 70/1999.

Quindi, se è vero che sfugge la disciplina contrattuale del telelavoro perché disapplicata, è anche vero che il modello organizzativo rimane applicabile in quanto sorretto dalla fonte legale e regolamentativa potendo quindi sopravvivere con dei limiti però non trascurabili, uno fra tutti, la futura impossibilità di riconoscere un rimborso forfettario delle spese sostenute dal lavoratore per consumi energetici e telefonici che la disciplina contrattuale oggi legittima.

Alla luce del quadro giuridico vigente, il tema dei rimborsi forfettari trova spazio solo nel telelavoro, non già nello Smart Working e tanto meno nel lavoro da remoto indicato dai nuovi contratti.

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