L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Malattia e licenziamento

di Josef Tschoell

La domanda

Un'impiegata dopo aver ricevuto una contestazione disciplinare si assenta dal lavoro e dopo due giorni trasmette il protocollo di una malattia retrodatata, senza aver mai avvisato l'azienda. Lo stesso giorno del certificato di malattia la dipendente invia una mail di giustifiche in merito alla contestazione che non vengono ritenute valide, anzi essendosi lesa la fiducia nei suoi confronti, l'azienda infligge il licenziamento. L'azienda era tenuta a pagare la malattia?

A quanto sembra di capire dal quesito la contestazione è riferita a una mancanza della lavoratrice ancora prima dell'assenza per malattia e anche il licenziamento non appare collegato alla malattia. L'articolo 1, co. 41, della legge 28 giugno 2012, n. 92, dispone che il licenziamento intimato all'esito del procedimento disciplinare di cui all'articolo 7 della legge 20 maggio 1970, n. 300, produce effetto dal giorno della comunicazione con cui il procedimento medesimo è stato avviato, salvo l'eventuale diritto del lavoratore al preavviso o alla relativa indennità sostitutiva. Di conseguenza, nel caso descritto nel quesito non spetterà la malattia se è un licenziamento per giusta causa. Diversamente e nel caso di un licenziamento per giustificato motivo soggettivo, si ritiene che sia dovuta la relativa indennità.

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